No al crocifisso nelle scuole

5 11 2009

crocifisso a scuolaCi siamo!!!

Abbiamo cominciato con le benedizioni pasquali e siamo arrivati anche al “bandire” il crocifisso dalle aule di scuola!

La Corte europea dei diritti dell’uomo ha decretato che esporre il crocifisso nelle aule sia “una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni“.

Ovviamente il governo italiano ha presentato ricorso e se verrà accettato,  il caso verrà ridiscusso nella Grande Camera.  Se, al contrario, il ricorso non verrà accolto, entro 3 mesi la sentenza diverrà definitiva e entro 6 mesi il Governo italiano riceverà direttive dal Consiglio d’Europa su come comportarsi per non ricevere sanzioni. Tutto ciò è sconcertante!

Il rapporto fra lo Stato Italiano e la Chiesa Cattolica fu sancito nei Patti Lateranensi l’11 febbraio 1929, dove viene garantita alla Chiesa il riconoscimento di Religione di Stato in Italia. Ciò vuole dire un credo religioso viene imposto dal potere centrale a tutti i cittadini di una nazione, o che comunque gode di un particolare riconoscimento a livello istituzionale rispetto ad altre religioni presenti nel territorio.

Questo “accordo” fra Stato e Chiesa Cattolica garantisce che la religione cristiana è l’unica riconosciuta nel territorio italiano. Ovviamente esiste la libertà di culto e chiunque può scegliere liberamente di professare la religione nella quale si identifica, ma non è parificata a quella riconosciuta dallo Stato.

Quando ero ancora uno studente ricordo che nella mia classe, vi erano 1 ateo e 1 Testimone di Geova. Questi due miei compagni, quando arrivava l’ora di religione (ovviamente cristiana cattolica), uscivano per andare a seguire un’altra lezione o a casa se quest’ora capitava all’inizio o alla fine della mattinata. Non mi ricordo di aver mai assistito a lamentele o rimostranze. Se in Italia è riconosciuta solo una religione, coloro che non si sentono di abbracciare questo credo, possono comportarsi diversamente in piena libertà, ma non possono pensare di far cambiare le nostre usanze a loro favore.

Faccio l’esempio contrario. Se fosse un Italiano ad andare in un altro Paese, magari dove vige la religione musulmana, cosa succederebbe? Credete che sarebbero altrettanto tolleranti nei confronti dello straniero? Ve lo dico io cosa succederebbe. L’Italiano rischierebbe la vita tutti i giorni, in quanto non solo non verrebbe accettato, ma verrebbe considerato peggio di un animale.

Se si permettono cose come questa, si arriverà al punto che durante il Ramadan neanche noi potremo mangiare per non “offendere” quelli che seguono questa pratica, i nostri figli non potranno mangiare maiale a scuola, perchè gli altri bambini non possono, ecc.

E se in una classe fossero presenti musulmani e induisti, cosa si potrebbe mangiare? Dovremmo diventare tutti vegetariani per accontentare tutti?

Cosa è giusto e cosa è sbagliato

La cosa più sensata dal mio punto di vista è continuare come abbiamo fatto fino adesso. La religione Cristiana Cattolica DEVE ESSERE L’UNICA RICONOSCIUTA in quanto fa parte della nostra storia e della nostra tradizione. Le altre religioni usufruiscono dei diritti alla professione e del rispetto di culto, ma non possono interferire con la NOSTRA religione.

Tempo fa scrissi che andando avanti di questo passo la nostra piadina verrà vietata perchè contiene strutto, vediamo quanto ci vorrà per arrivare a questi livelli….