Tutto ad un tratto Cerasolo è diventata una frazione di cui si preoccupano tutti.... Fino a qualche tempo fa, gli unici che avevano a cuore questa realtà erano le persone che ci abitano o che hanno un'attività commerciale sita sulla superstrada di San Marino, adesso è bastato un articolo apparso sui giornali per catturare l'attenzione di tutti. BENE! Era ora! Speriamo che questo avvicinarsi al problema commerciale porti qualche idea nuova.
Cerasolo è il luogo nella parte sud di Rimini che potenzialmente può competere con il mega polo commerciale che si è venuto a creare a Rimini-Nord (Iper, Multisala, Decathlon, Castorama,..... ed ora Ikea e nuovo Mercatone Uno).
Certo la lotta sarà dura, ma perchè arrendersi? Fino ad oggi i commercianti sono rimasti soli. La zona è soggetta ad un notevole degrado e le attività commerciali (molte sono piccole) sono rimaste isolate e senza possibilità di crescere e in molti casi hanno deciso di chiudere. Leggendo il blog del freelance Bacchini (http://coriano.wordpress.com), si può leggere un'analisi della situazione con particolare riferimento al Mercatone Uno. Condivido pienamente ciò che ha scritto per la quasi totalità, ma sull'ultima frase spendo qualche parola.
La Petroltecnica... Questo è un problema che va trattato con il riguardo che merita e a breve potrete leggere un post dedicato solo a questo discorso, però una parentesi è d'obbligo farla anche adesso. Sono d'accordo con Fabio sul fatto che è una situazione da rivedere, ma c'è un solo modo per rivederla dal mio punto di vista: SPOSTARLA IN ALTRO LOCO. E' una grandissima azienda. Ammirevole l'espansione che ha avuto in questi anni e di tutto rispetto è il numero di persone a cui da lavoro. Sono d'accordo che dobbiamo assolutamente far sì che rimanga nel territorio di Coriano, ma NON dove si trova ora! E' vero che è una risorsa per il comune, ma per la sua particolare attività, non può assolutamente rimanere in mezzo alle abitazioni e in una zona che è stata definita POLO COMMERCIALE DI PRIMO LIVELLO. Forse non tutti lo sanno, ma la situazione è proprio così.
Da qui, dal mio punto di vista, bisogna partire per rendere "attuali" le attività COMMERCIALI della zona. Il comune potrebbe rendere più vivibile la zona tombinando i fossi e costruendo marciapiedi che consentano la passeggiata sulla Superstrada; creare, finalmente, l'illuminazione (visto che attualmente se si cammina di sera lungo la consolare si rischia la vita..); creare finalmente le rotonde che snelliscano il traffico. Rotonde che però siano concepite solo per il transito verso San Marino e non studiate per il passaggio dei camion che vanno verso la Petroltecnica. A questo proposito faccio un'accenno al programma del centro-sinistra che prevede l'istituzione di queste rotonde. Sottolineo che per favorire la Petroltecnica è stata progettata la rotonda in prossimità della Combipel dandola in costruzione direttamente all'azienda. La scorsa amministrazione comunale ha subordinato la costruzione della rotonda del Mercatone Uno alla realizzazione della rotonda della Combipel. In campagna elettorale il centro-sinistra utilizza la scusa che non ha potuto cominciare i lavori in quanto la Petroltecnica non ha ancora cominciato la costruzione della rotonda che compete loro. Bene... ma nessuno dice che c'è un vincolo all'inizio di questi famosi lavori... Sono anni che il Comitato d'Area di Cerasolo (www.cerasolo.com) si batte anche a livello legale per risolvere il problema ambientale che si è creato a Cerasolo. A tal proposito, Petroltecnica è ferma con i lavori e non può cominciare nessun tipo di lavoro stradale (tagliando il discorso ai minimi termini). Se questo che mi è stato riferito rispondesse a verità, la domanda nasce spontanea... Se dobbiamo aspettare la rotonda della Combipel, della quale i lavori attualmente non hanno data di inizio e gli altri lavori sono subordinati a quella, quando potremo vedere miglioramenti della zona???
Inoltre, come dicevo prima, la zona è stata definita POLO COMMERCIALE DI PRIMO LIVELLO e come tale aveva diritto a finanziamenti a fondo perduto per le aziende. Per vari motivi (...) e, dal mio punto di vista incapacità, non si è mai attinto da questi fondi. Bisognerebbe accertarsi che siano ancora usufruibili... Secondo voi, dare la possibilità alle aziende di eseguire lavori di ristrutturazione e abbellimento, elargendo incentivi a fondo perduto, aiuterebbe i commercianti o no?
Anche l'idea del centro-sinistra di istituire un mercato nel parcheggio del Centro Commerciale di Cerasolo Ausa mi sembra ottima per attirare gente nel nostro territorio. Anzi, si potrebbero pensare fiere, sagre o appuntamenti gastronomici su prodotti tipici.
Oltre a questo bisognerebbe aiutare gli imprenditori che desiderano aprire nuove aziende nel nostro territorio con incentivi (siano essi economici, ma anche burocratici). E' doloroso dirlo, ma in tutti questi anni le aziende sono state lasciate al loro destino senza pensare che sono proprio loro che danno vita alla nostra zona. Se non riescono a sopravvivere e vogliono trasferirsi, attualmente, chi può biasimarle? Diamo motivo di credere all'amministrazione comunale, facciamo quanto è in nostro potere per agevolarle, isituiamo un colloquio collettivo, ma anche individuale con ogni singola realtà commerciale al fine di trovare una collaborazione proficua per le aziende e, di conseguenza, per il territorio.
Queste sono le cose da fare per iniziare a rivitalizzare il nostro polo commerciale, non alzare le braccia in segno di resa e riconsiderare la zona come zona industriale che, altro non è, uno sminuire la nostra frazione.
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