…il Mercatone Uno… piano piano….

3 08 2009

mercatone uno (la voce)

Ecco un’altra puntata sulla vicenda del Mercatone Uno (apparsa sul “La Voce” il 31 luglio).

IMG_0042Come avevo anticipato nel post precedente, Gioenzo Renzi  minaccia di rivolgersi alla Procura della Repubblica, vista l’evidente mancanza di controlli. Possibile che nessuno si domandi come fa un imprenditore a spostare una licenza concernente una certa metratura da un capannone all’altro senza modificare lo spazio utilizzato nel capannone di Cerasolo e di costruire senza permessi (ottenuti a neanche una settimana dall’apertura effettiva) un capannone che supera di 3000 mq il limite di suddetta licenza? Il cartello (vedi foto) che annuncia la chiusura della LAPO GALLERI dovrebbe essere sufficiente a ridurre di 1.496 mq previsti dallo spostamento della licenza…?

 

E il sindaco di Coriano? Fino a che punto ha a che fare con questa situazione? Ha dichiarato che ha avuto garanzie da parte di Valentini sulla continuazione dell’attività sita a Cerasolo Ausa e sull’occupazione dei dipendenti di questa sede. Ma, visto l’evolversi di questa situazione, quanto sono attendibili queste garanzie? Il Consigliere Olivieri (che era Ass. al Commercio) ha ponderato che questo giochetto avrebbe allontanato l’ennesima azienda dal nostro territorio senza neanche un piccolo contentino? Ed ora che la bomba è esplosa, quali saranno le azioni che l’amministrazione di Coriano (insieme a quella di Rimini) vorranno intraprendere. La vicenda ha evidenziato, se non altro, una leggerezza nel garantire la legalità.

Il Popolo Delle Libertà di Coriano nella figura del Gruppo Consigliare ha presentato un’interrogazione per capire come si sono svolti i fatti con richiesta di risposta entro il prossimo Consiglio Comunale.

Spero che questa volta il Sindaco voglia rispondere (cosa che farà vista l’ufficialità della domanda), cosa che molte altre volte si è astenuta dal fare.





Un po’ di luce sulla vicenda Mercatone Uno

30 07 2009

Qui di seguito pubblico un articolo apparso su Newsrimini.it in
data odierna. Ora finalmente si comincia a vedere un po’ di luce.
La trama è fitta, ma piano piano sta uscendo allo scoperto tutta
la serie di sotterfugi che sono stati fatti. Buona Lettura!

Caso Mercatone. Renzi (PdL) torna all’attacco dopo la risposta della regione

 

RIMINI: Il Mercatone Uno non ha presentato richiesta per la vendita di merce ingombrante. A comunicarlo in regione il sindaco di Coriano dopo l’interrogazione del consigliere del PdL Renzi.

Secondo il consigliere questo significa che il negozio Mercatone di Coriano deve ridurre la superficie di vendita per 1.496mq, nel rispetto della comunicazione di cessazione attività che la stessa Società ha inoltrato al comune e di cui ha preso atto il comune di Rimini per autorizzarne il trasferimento al Caar.

La nota stampa

“Quest’oggi la Regione ci ha fornito la risposta del Sindaco di Coriano, datata 22 luglio, nella quale vi è scritto che il titolare della Società Mercatone Uno, ad oggi, non ha presentato nessuna richiesta per la vendita di merce ingombrante.

Questo significa – spiega il Consigliere Regionale Gioenzo Renzi di AN-PDL, solo una cosa: a Coriano, il Mercatone Uno deve ridurre l’attuale superficie di vendita per 1.496mq, nel rispetto della comunicazione di cessazione attività, inoltrata dalla stessa Società al Comune di Coriano e di cui ha preso atto il Comune di Rimini, per autorizzarne il trasferimento nella zona CAAR.

Attualmente, perciò, la situazione venutasi a creare è veramente paradossale, in quanto:
1) il Mercatone Uno dovrebbe ridurre l’area espositiva di Coriano per 1.496mq e non l’ha ancora fatto;
2) la stessa società, autorizzata dal Comune di Rimini ad aprire una struttura con una superficie di vendita di 1.496mq, ne ha aperta una di 4500mq, cioè di 3.000mq in più;
3) vi è un ingiustificato immobilismo dei Dirigenti dei due Comuni a cui spetta l’adozione dei provvedimenti conseguenti.

A questo punto, – conclude Renzi – di fronte al permanere di questo incredibile status quo, sembra senza il rispetto delle regole e dei dovuti controlli, ci riserviamo di informare la Procura della Repubblica.”